curiosità stroriche padovane  1°

DONATELLO E SUOI LAVORI A PADOVA

Donato figlio di Bettino Bardi, chiamato Donatello, nacque a Firenze nel 1386. All'età di 56 anni nel 1442 già celebre nella sua patria, e proclamato in tutto il mondo come primo scultore dei suoi tempi, venne chiamato a Padova dai fabbriceri della Basilica del Santo per eseguire lo stupendo Crocefisso che ammirasi nel centro dell'altar maggiore.

Giunse a Padova nei primi mesi del 1443, e terminò quel capolavoro nel 1444. I fabbriceri avrebbero voluto adornare ancor pili il detto altare, ma la loro cassa era stremata per i grandi lavori eseguiti nella Basilica. Venne in loro aiuto il cittadino Francesco da Tergola ricco fabbricante di panni di lana, che offri loro 1500 lire, pari a circa 6000 delle attuali oro, perché costruissero una pala di bronzo da porsi su quell'altare. Essi incaricarono il Donatello di eseguirla e su di quella venne pure scolpito lo stemma di Francesco Tergola per riconoscenza del suo magnifico dono.

II 16 gennaio 1443 era morto a Padova il celebre capitano generale Erasmo da Narmi detto il Gattamelata, e la sua vedova Giacoma Lionessa col figlio Giovanni Antonio incaricarono Donatello di erigere la statua del condottiero. Tale lavoro per varie vicende si trascino a lungo e non poté venir inaugurata che nel 1453. Non è vero quindi che sia stata la Veneta Repubblica a farla eseguire, la Serenissima diede soltanto il suo consenso. Tra il 1456 ed il 1459 la medesima Giacoma fece costruire, con l'ingente spesa di 2500 ducati d'oro, la Cappella del Sacramento al Santo e vi fece seppellire entro tombe di marmo le salme del marito Erasmo e del figlio Giovanni, quest'ultimo morto nel 1455.
Oltre al grande Crocefisso, alla Pala dell'altare maggiore ed alla statua del Gattamelata, Donatello esegui i dieci angioletti ed i quattro simboli degli Evangelisti a bassorilievo, quattro miracoli del Santo, le statue dei santi Francesco, Lodovico, Antonio, Prosdocimo, Daniele e Giustina, ed infiniti I altri. Tutti questi lavori Ii esegui nella casa dirimpetto la Basilica che ora porta il n. 17.
Finita l'inaugurazione del Gattamelata nel settembre 1453, dopo più che dieci anni di sua dimora a Padova, Donatello partì per Firenze ove morì nel 1466 lasciando imperitura memoria del suo glorioso nome.

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Ignazio Sommer (Merzio)